Gioielli fatti a mano

Gioielli fatti a mano Roma centro

Gioielleria Cristilli

Gioielli fatti a mano

Un gioiello nasce dalla Creatività innata del gioielliere dalla Competenza nella scelta dei materiali preziosi
dalla Capacità di realizzare il gioiello.

 

Gli artigiani, Maestri della loro Arte sono materializzatori d’idee,
preziosi collaboratori nel realizzare gioie

LA CREAZIONE

Nasce da un’ispirazione che prende vita da sensazioni profonde, che uniscono l’amore per la Luce e i suoi colori ad un’idea che chiede di essere materializzata.
È un viaggio affascinante ed emotivamente coinvolgente. Si parte dal disegno, con carta e matita si “butta giù un bozzetto” di ciò che appare all’interno di sé, oppure s’inizia dalle pietre, che suggeriscono come vogliono essere assemblate per diventare un gioiello da indossare.
Dopo aver messo l’idea “nero su bianco”, presentiamo il disegno all’ artigiano di fiducia, artista nell’arte della lavorazione dei metalli preziosi e dell’incastonatura delle Gemme. Analizziamo insieme cosa vogliamo creare, i costi dei materiali e quelli di produzione. Ricerchiamo l’alta qualità nella realizzazione delle nostre creazioni valutando la proporzione “Qualità/Prezzo” per tutti i nostri manufatti, elaborati a “regola d’arte”.
Anche ristrutturare un gioiello, in veste più moderna rispetto alla montatura che giace nel cassetto da anni, necessita di creatività, competenza e maestria, così come la ricerca del diamante o della pie-tra dei sogni. Un gioiello, tramandato per eredità, spesso non si sposa con il gusto di chi l’ha ricevuto e allora si disegna un nuovo progetto per quel ricordo che, invece di restare “abbandonato”, vuole risplendere ancora nell’essere indossato dal suo destinatario. C’è chi vuole una consulenza sul tipo di pietra più adatta al proprio bisogno e sul come montare la gemma. A volte ha ben chiaro ciò che vuole indossare, o regalare, e così realizziamo il disegno ed il preventivo che, dopo essere stati approvati, favoriscono la costruzione dell’oggetto prezioso personalizzato.

LA COSTRUZIONE

Dal disegno si passa al progetto vero e proprio. Se non esiste un semilavorato corrispondente si realizza interamente a mano. S’inizia costruendo un prototipo in cera per valutare il peso del metallo (oro e/o argento) che serve per realizzare il gioiello. Una volta ottenuto il modello si procede alla fusione a cera persa, o micro-fusione. In questa fase bisogna anche tener conto degli spessori e degli spazi necessari ad incastonare le gemme: per esempio, nel caso di un anello con gemma centrale, si realizzano prima il fusto ed il castone e poi il gambo della giusta misura. La qualità delle gemme e delle leghe metalliche sono di fondamentale importanza nella creazione di un gioiello, affinché mantenga la propria bellezza e splendore nello scorrere del tempo.

I METALLI

L’Oro puro (24 Kt.) è troppo morbido per essere lavorato. Per rendere l’oro più forte, solido e consistente si lega l’oro puro con altri metalli, tipo Argento, Rame, Nickel o Palladio e viene detto Oro a 750 o a 18 Kt. In base alla tipologia dei metalli inseriti nella lega si realizzano l’Oro Giallo, Bianco e Rosa. La dicitura 750 indica la parte di oro puro della lega: il 750 per mille (o 75%) é composto da oro puro, mentre il restante 250 per mille (o 25%) da altri metalli. In base ai metalli aggiunti, l’oro assume diversi colori: Oro giallo 750, il 75% é composto da Oro Puro, il 12,5% da Argento e un altro 12,5% da Rame. Oro bianco 750, 75% di Oro Puro, 25% Argento o Palladio; Oro rosa 750, 75% Oro Puro, 5% Argento e 20% di Rame. L’Argento è un metallo prezioso morbido e lucido, fra i metalli è senza dubbio il miglior conduttore di elettricità e calore e può essere trovato sia sotto forma di minerale che puro. L’argento viene utilizzato in svariati ambiti, proprio per le sue grandi proprietà, come gioielleria, fotografia, in ambito medico. Duttile, con una conducibilità elettrica superiore anche al rame, viene impiegato essenzialmente come metallo prezioso e fin dall’antichità, utilizzato per monete, monili, vasellame, posate e tanto altro. Per tutti questi impieghi non viene usato l’argento puro, ma un combinato con altri metalli. Il titolo dell’argento indica la percentuale minima di argento che è contenuta nella lega metallica che compone l’oggetto, i lingotti d’argento ad esempio hanno un titolo 999/1000, ossia sono composti al 99,9% da argento puro, ma la maggior parte dei gioielli realizzati in argento ha questi titoli: 800, 835 e 925. L’argento 925, chiamato anche sterling silver o argento sterlina, è realizzato con una composizione minima garantita di 925 parti di argento e 75 massime di altro metallo che normalmente è il rame, ma, in taluni casi e determinate lavorazioni, può essere anche lo zinco. L’argento viene combinato con altri metalli per le sue caratteristiche, fin troppo malleabili e morbide, per poter essere lavorato e ottenere determinati risultati ha bisogno di altri elementi, capaci anche di renderlo più resistente e durevole nel tempo, proteggendolo dagli inevitabili danneggiamenti e deterioramenti ai quali altrimenti andrebbe incontro. Tutti gli oggetti in argento devono avere, secondo la disciplina legale vigente nel paese di appartenenza e a garanzia degli acquirenti, un marchio, o punzonatura, che indichi la quantità di argento. Questo viene inserito in un ovale ed è seguito da un altro simbolo, un numero e la sigla della città, che indica il fabbricante. Nella punzonatura quando il 925 è preceduto da una R: è la sigla che indica un metallo non prezioso. La R infatti, che nel marchio è racchiusa in un rettangolo, fa riferimento alla lega, solitamente di rame, che costituisce l’oggetto che è solo rivestito da uno strato di argento.

RIFINITURA

Questo processo è svolto con lime e carta abrasiva, con grana via via sempre più fine, per asportare le sbavature, impronte della lavorazione, fino ad ottenere una pulizia totale che rende il metallo liscio. Il gioiello passa poi sotto la pulitrice, una macchina che permette con spazzola e paste abrasive un’ulteriore lucidatura dell’ornamento. Ultimo step è il “rossetto” una pasta rossa da applicare con la lucidatrice, tramite spazzola in feltro, per rendere il manufatto luminoso.

INCASTONATURA

L’oggetto prezioso, una volta polimentato viene affidato alle mani esperte di un altro artista,
l’incastonatore di pietre, detentore di una delle arti orafe più complesse e delicate.
Attraverso la sua perizia tecnica, nel suo “banchetto” dotato di minuti strumenti e lenti binoculari, unisce il metallo con le gemme, celebrando un’ unione alchemica e durevole.

RODIATURA

Quando il gioiello è in oro bianco necessita della rodiatura e viene immerso in una lega di rodio, metallo platinoide con proprietà riflettente, che ha la capacità di resistere alla corrosione. Il risultato finale è un gioia splendente di luce propria.

INCISIONE

E’ l’arte d’incidere lettere, frasi e disegni sui metalli. Si usa spesso incidere qualcosa che ricordi l’attimo ed i sentimenti che accompagnano la celebrazione di un dono, che si fa a se stessi o alla persona amata.

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